L’ascolto musicale al Nido e alla scuola d’Infanzia

Decalogo sintetico di un laboratorio di ascolto di “Musica d’arte”.

Seguendo i principi della Music Learning Theory di Edwin E. Gordon.

La prima infanzia rappresenta un periodo straordinario di crescita e sviluppo per i bambini, caratterizzato da un’appetibilità naturale per l’apprendimento e la scoperta del mondo circostante. In questo contesto, la Music Learning Theory elaborata dal professore Edwin E. Gordon emerge come un fondamentale approccio educativo volto a sviluppare le capacità musicali dei bambini sin dai primi anni di vita. L’importanza di introdurre la MLT all’interno di ambienti familiari, come il Nido o la scuola d’infanzia, risiede nella sua capacità di plasmare in modo ottimale l’attitudine musicale attraverso l’ascolto attivo, l’assorbimento e l’interazione con la musica.

I principi fondamentali della Music Learning Theory

La Music Learning Theory di Gordon si basa sull’idea centrale che la musica può essere appresa in modo analogo al linguaggio parlato, sfruttando processi naturali di ascolto e assorbimento. Edwin E. Gordon, con le sue ricerche e osservazioni durate circa cinque decenni, ha scientificamente dimostrato che i primi anni di vita costituiscono una fase critica per sviluppare l’attitudine musicale. La teoria propone un approccio organico, seguendo i principi di ascolto, imitazione, assimilazione e comprensione del linguaggio musicale, in modo analogo a come si impara il linguaggio parlato.

L’Importanza dell’approccio informale

Particolare enfasi viene posta sull’approccio informale, denominato “Guida Informale”, inserendo il bambino in un ambiente ricco di stimoli musicali senza imporgli attività specifiche. Questo consente al bambino di attraversare naturalmente le fasi di ascolto e assimilazione del linguaggio musicale, favorendo lo sviluppo di ciò che Gordon ha denominato “capacità di Audiation” – la capacità di pensare musicalmente e comprendere la musica nella propria mente.

Il ruolo chiave del nido o della scuola d’Infanzia

Il Nido e la scuola d’infanzia emergono come contesti privilegiati per l’applicazione della Music Learning Theory. Durante i primi tre anni di vita, il cervello dei bambini è particolarmente sensibile agli stimoli, e un ambiente educativo adeguato può plasmare le loro attitudini e potenzialità di apprendimento che li accompagneranno per tutta la vita. In questo contesto, l’implementazione della Music Learning Theory richiede la presenza di educatori qualificati, in grado di comprendere e applicare la prassi metodologica adatta ai vari stadi di sviluppo musicale del bambino.

L’Ascolto condiviso e di qualità

Un pilastro fondamentale della Music Learning Theory è la promozione dell’ascolto condiviso e di qualità. Nei contesti come il Nido e la scuola d’infanzia, si crea un ambiente propizio per consentire ai bambini di esplorare la musica insieme, guidati da educatori attenti e competenti. L’istituzione di laboratori di ascolto, l’elaborazione oculata di playlist e l’introduzione di momenti di silenzio, tutti elementi chiave, diventano pratiche preziose per facilitare l’immersione dei bambini in questo linguaggio artistico.

La partecipazione attiva delle figure di riferimento, come educatori e insegnanti, svolge un ruolo cruciale in questo contesto. La loro presenza e coinvolgimento durante le sessioni di ascolto non solo forniscono un modello di partecipazione, ma anche un’opportunità per stabilire un legame più profondo con la musica. Educatori competenti possono guidare i bambini attraverso le varie sfaccettature della musica, facilitando la comprensione e stimolando la curiosità.

Inoltre, la condivisione dell’esperienza musicale con i coetanei assume un ruolo di rilievo. L’interazione tra i bambini durante l’ascolto non solo promuove la socializzazione ma contribuisce anche a una comprensione collettiva della musica. L’apprendimento autonomo viene potenziato quando i bambini possono scambiarsi opinioni, esprimere emozioni e creare connessioni significative attraverso la musica.

La Music Learning Theory come fondamentale strumento educativo

L’approccio della Music Learning Theory di Edwin E. Gordon si rivela non solo come un prezioso strumento educativo per introdurre i bambini alla musica fin dalla loro più tenera età ma anche come una chiave per un apprendimento musicale a lungo termine. La creazione di un ambiente stimolante nel contesto del Nido e della scuola d’infanzia, con un focus sull’ascolto condiviso e di qualità, offre ai bambini la possibilità di sviluppare un legame profondo con il linguaggio musicale.

Quest’esperienza precoce non solo plasmerà le attitudini musicali dei bambini, ma avrà un impatto duraturo sulle loro future esperienze musicali, contribuendo a formare individui culturalmente consapevoli e appassionati di musica. La scuola, in questo contesto, assume il ruolo di educatore alle arti fondamentali della nostra cultura, incanalando gli sforzi verso la promozione di un’apprezzamento duraturo per la musica.

Incoraggiando l’apprendimento autonomo e la partecipazione attiva, la Music Learning Theory sottolinea l’importanza di coltivare una comprensione profonda e intuitiva della musica come parte integrante dell’educazione. In questo modo, la scuola diviene un luogo cruciale dove si costruiscono le basi per la formazione di individui culturalmente ricchi, pronti ad abbracciare e contribuire al patrimonio musicale della nostra società.

Il Laboratorio d’ascolto

Il laboratorio di ascolto si propone di ampliare la familiarizzazione dei bambini con la musica d’arte, consentendo loro di sperimentare l’esperienza attraverso il corpo e il movimento. Di seguito, espanderemo il decalogo, offrendo maggiori dettagli e suggerimenti pratici per ciascun punto.

1. Preparazione dell’ambiente: Assicurarsi che lo spazio destinato al laboratorio sia privo di ostacoli, giochi, distrazioni e sufficientemente ampio per le attività motorie. Creare un ambiente accogliente e stimolante, che favorisca l’esplorazione e l’interazione con la musica.

2. Selezione delle musiche: Scegliere con cura le musiche da proporre, seguendo criteri di varietà, brevità e complessità. Diversificare il repertorio musicale, includendo generi come musica classica, barocca, romantica, contemporanea, jazz, folkloristica, etnica e popolare. La varietà facilita l’apprendimento per discriminazione e contribuisce alla familiarizzazione con una cultura musicale più ampia.

3. Creazione di playlist: Preparare playlist contenenti circa 4-5 brani ciascuna per ogni laboratorio. Programmare la ripetizione di alcuni brani e l’inserimento di nuovi, garantendo un totale di 15-20 brani nell’arco dell’anno. Organizzare le playlist in modo che i brani si susseguano in modo contrastante per velocità, stile, genere e organico strumentale, stimolando così un interesse continuo.

4. Spazi di silenzio nella playlist: Integrare nella playlist momenti di silenzio di diversi secondi tra un brano e l’altro. Questi intervalli permettono ai bambini di assimilare la musica e contribuiscono allo sviluppo dell’audiation, incoraggiando la riflessione spontanea.

5. Organizzazione dei gruppi: Il laboratorio si svolgerà con gruppi da un minimo di 5 a un massimo di 12 bambini, raggruppati per età o in gruppi eterogenei. Si consiglia di condurre laboratori separati per i lattanti, adattandosi alle esigenze specifiche delle diverse fasce d’età.

6. Strumentazione adeguata: Assicurarsi che la strumentazione per la riproduzione della musica sia adeguata. Una buona cassa audio collegata a un telefono, computer o chiavetta contenente le playlist sarà sufficiente per garantire una qualità audio ottimale durante il laboratorio.

7. Preparazione dei bambini: Prima dell’attività, a seconda dell’ età, informare i bambini sulle regole del laboratorio, incoraggiando, e mostrando in prima persona comportamenti appropriati come il parlare sottovoce, il camminare invece di correre, favorendo così un ambiente di ascolto sereno.

8. Canzoni rituali per l’inizio e la fine: Introdurre due canzoni rituali, una per l’inizio e l’altra per la fine del laboratorio. La canzone iniziale può includere i nomi dei bambini per accoglierli, mentre quella finale può essere una canzone familiare come “Musica Musica!” per concludere l’esperienza in modo riconoscibile e coinvolgente.

9. Ruolo attivo degli educatori: Gli educatori rivestono un ruolo cruciale come osservatori e guide attive. Stimolare il dialogo motorio tra l’educatore e i bambini, rispecchiando le risposte motorie spontanee. Ampliare il vocabolario motorio senza forzature, incoraggiando un movimento fluido e continuo.

10. Restituzione verbale dell’esperienza: Alla fine del laboratorio, a seconda dell’età, chiedere ai bambini una restituzione verbale dell’esperienza. Guidare una discussione, ricordando loro momenti salienti del laboratorio, consolidando così l’apprendimento attraverso la riflessione.

Conclusioni e Risorse

Per gli educatori e insegnanti, l’adozione di questo decalogo rappresenta un valido strumento didattico per guidare i bambini in un viaggio di esplorazione musicale. Allo stesso tempo, i genitori possono sfruttare questi principi per incoraggiare l’amore per la musica fin da casa, creando un ambiente famigliare in cui l’ascolto condiviso diventa un’esperienza arricchente.

Per un ulteriore approfondimento e supporto pratico, si invitano educatori, insegnanti e genitori a esplorare i link seguenti, che offrono risorse utili per arricchire l’esperienza musicale dei bambini e promuovere un apprendimento autonomo e appassionato.

Suggerimenti di materiale musicale per insegnanti e educatori

Suggerimenti e letture per genitori ed insegnanti

Naxos Music Library per le tue ricerche musicali

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Formazione e aggiornamento

L’AIGAM Associazione Italiana Gordon è all’avanguardia nella formazione musicale, offrendo corsi specializzati che approfondiscono la Music Learning Theory di Gordon. Questa iniziativa mira a certificare educatori e insegnanti, fornendo loro le competenze necessarie per implementare approcci innovativi nell’insegnamento musicale. Un elemento distintivo è la possibilità di attivare asili e scuole ad indirizzo musicale, trasformando la teoria in pratica e promuovendo un’educazione musicale unica ed efficace.

Puoi consultare AIGAM Corsi di formazione per educatori ed insegnanti

Educatore ed insegnante Certificato

Auguriamo che questo decalogo si traduca in un cammino appassionante alla scoperta della musica per ogni bambino, contribuendo così a formare menti curiose e sensibili al meraviglioso mondo della musica d’arte.

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